Topi di laboratorio resi fosforescenti per studiare le nanoparticelle

I protagonisti della foto di oggi sembrano tre alieni venuti da un altro mondo. In realtà si tratta di comuni topi da laboratorio ai quali è stata iniettata una soluzione contenente nanoparticelle di un semiconduttore sensibile alla luce ultravioletta.

L’esperimento è stato condotto presso l’Università di Toronto, in Canada, nel corso di uno studio finalizzato al monitoraggio degli accumuli di nanomateriali negli organismi viventi.

Queste particelle, del diametro di pochi nanometri, sono infatti presenti in numerosi prodotti di uso quotidiano, dai cosmetici agli imballaggi e non si conoscono le conseguenze a lungo termine della loro permanenza nel corpo umano.

Fino ad oggi non era nemmeno possibile studiare dove e come si depositano nei tessuti senza distruggerli. La tecnica ai raggi UV messa a punto da Warren Chan e dai suoi colleghi permetterà di approfondire e comprendere i meccanismi di accumulo di queste particelle negli organismi.

Leggi l’articolo originale su Focus

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.